venerdì 30 maggio 2014

Inky mist in a brighter night: Recensione: "Doppio stradivari" di Antonella Iuliano

Inky mist in a brighter night: Recensione: "Doppio Stradivari" di Antonella Iuliano:

"L'eleganza e la raffinatezza che traspare dalle pagine di questo libro non è per tutti (...) ci si rende conto che ogni frase ed ogni parola sono stati scelti con cura. Parole gentili e raffinate, come se fossero musica o addirittura poesia, scorrono ininterrottamente sotto gli occhi."

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domenica 25 maggio 2014

La LibRidinosa!: Recensione "Charlotte" di Antonella Iuliano

La LibRidinosa!: Recensione "Charlotte" di Antonella Iuliano:

"Premessa: se avete intenzione di leggere questo libro, prendetevi un pomeriggio libero. Non è un romanzo che si può sorseggiare. È una storia che vi legherà a sé dalla prima all'ultima riga; uno di quei romanzi, rari, che nel momento stesso in cui inizierete a leggerlo, non riuscirete più a staccarvene."


"Ho trovato stupefacente la capacità dell'autrice di descrivere le emozioni provate da Charlotte quando riceve il suo primo bacio. Antonella Iuliano è stata talmente brava che anch'io, improvvisamente, mi sono ritrovata sotto quel platano, con una leggera brezza che mi sfiorava; anch'io ho riprovato quelle sensazioni, col cuore che ha perso un battito, proprio come tanti anni fa!"



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martedì 13 maggio 2014

La storia di una bottega di Amy Levy

“Sopra la porta che dava sulla strada fu sistemata una grande insegna nera, sulla quale era scritto a lettere d’oro: G. & L. Lorimer: Studio fotografico”.

La storia di una bottega di Amy Levy è un romanzo tradotto ed edito dalla  Jo March Agenzia Letteraria. 

Gertrude, Lucy, Phyllis e Fanny Lorimer, sono quattro giovani sorelle in lotta per la propria indipendenza nella Londra di fine Ottocento. Trovandosi improvvisamente orfane, dopo la morte del padre, le quattro protagoniste della vicenda rifiutano di separarsi per evitare una sorte che altrimenti le vedrà assoggettate alla protezione di parenti e obbligate all’ospitalità di amici. Così, convinte che l’unione faccia la forza e con una ferrea volontà di riuscire, si rimboccano le maniche e lasciano la casa paterna per sistemarsi al numero 20 B di Upper Baker Street, un appartamento dove, in alcuni locali, grazie all’aiuto di un amico di famiglia, aprono uno studio fotografico. La fotografia è infatti la passione che le accomuna. Tra mille difficoltà, economiche e pratiche e altrettanti sacrifici, la forza della loro operosità le porta a farsi un nome. Le Lorimer entrano in contatto con una cerchia di artisti. Tra mostre e gallerie d’arte, ritratti e stampe, la moderna fotografia del tempo assicura pian piano, a queste quattro coraggiose ragazze, il loro posticino in società, anche se la vita non tarda, con i suoi imprevisti, a dividere i loro percorsi, spesso nel modo peggiore. 


Fanny, la maggiore e la più debole delle quattro, sposa - prima che il suo timore di essere etichettata per sempre come zitella diventi realtà - un vecchio amore perduto, lasciando così le sorelle minori; Gertrude, è invece la sorella con la testa sulle spalle, una donna forte ma anche la più disillusa, colei che porta avanti lo studio fotografico di famiglia come una vera leader e si carica sulle spalle buona parte delle responsabilità, fin quasi a rinunciare alla propria felicità. La dolce e tenera Lucy invece, nutre un genuino sentimento d’amore per Frank Germyn: pittore che è solita fissare dalla loro finestra, che diventa buon amico di famiglia e che ricambia il suo sentimento; ma la loro felicità non è così scontata, una dura prova li attende. Infine la piccola Phyllis, la bellissima, angelica, sognatrice e viziata sorellina minore per la quale un amaro destino porta tristezza e sgomento nella vita delle sorelle.
Amy Levy traccia un quadro di rivendicazione e indipendenza femminile in una società restrittiva per la donna dell’epoca e lo fa attraverso quattro donne e un’impresa fotografica che, alla fine, rimarrà soltanto a due di loro, alle due sopravvissute ai cliché dell’epoca, alle intemperie della vita, grazie alla fermezza del loro cuore di donna. 

Personalmente ritengo l’idea alla base originale e di contenuto, ma la narrazione spesso mi è risultata lenta. Avrei voluto divorare questo romanzo in pochi giorni e invece mi sono ritrovata a procedere con una certa lentezza, forse per i cambi repentini in alcuni passaggi che non mi hanno fatto assaporare la storia nel suo insieme. Ho avuto come l’impressione che le emozioni andassero scovate all’interno del testo, come se si nascondessero tra le righe, senza mai essere dirette. Forse mi aspettavo un “Piccole Donne” europeo, una nuova Jo March nella figura di Gertrude, ma così non è stato. La concretezza e la genuinità del romanzo però insegnano quanto è stata e quanto è dura la realizzazione per le donne, al di là del ruolo, talvolta di comodo, di essere moglie e madre. 


Il libro è molto bello da maneggiare, curatissimo e la copertina assolutamente meravigliosa. Un romanzo consigliato a chi ama storie che narrano spaccati di vita in tutta la loro crudezza, fatica e speranza. 
Antonella Iuliano

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lunedì 12 maggio 2014

Recensione: Doppio Stradivari


 Recensione a cura dell'editor del marchio editoriale To be continued
 Daniela Mastropasqua, che ringrazio. 


(...) una bella storia da leggere tutta d’un fiato, lasciandosi semplicemente trasportare dalla magia delle parole in un posto remoto, così diverso dalle nostre vite quotidiane, per poi poter far ritorno alla sicurezza del proprio divano, lontano da intrighi e matrigne cattive, arricchiti dalla forza dell’immaginazione di quest’autrice.
Ancora una volta la Iuliano mi colpisce per la naturalezza della sua scrittura e per la facilità con la quale sa incollare l’attenzione del lettore alle sue pagine. Il tutto in ambientazioni sempre nuove e differenti.

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sabato 3 maggio 2014

Poesia: A Schumy

Terribilmente manchi
a questo cuore sfatto:
Tu, unico al mondo,
che lo riempisti di
vermigli idilli e regale lo
rendesti, marchiato del
Tuo eroico sguardo,
nella mia memoria,
unico stendardo:
il Tuo nome.

(Antonella Iuliano)